Il progetto è stato promosso dalla Regione Piemonte e co-finanziato dal Ministero dell’Interno e dall’Unione Europea nell’ambito del Fondo Europeo per l’Integrazione 2014-2020. Cicsene ha partecipato al progetto in qualità di partner insieme a Confcooperative Torino e Fondazione Don Mario Operti, riuniti in ATS.

Il progetto, avviatosi nell’aprile 2017, ha avuto come scopo il miglioramento della qualità e della coerenza dell’offerta di servizi territoriali mainstream/generalisti, e la loro rispondenza alle effettive esigenze della popolazione immigrata (efficacia) agendo sulla governance degli stessi e sulle modalità operative. Si è proposto inoltre di migliorare l’accessibilità e la fruibilità dei servizi da parte dei migranti.

Gli obiettivi specifici del progetto, relativi a cinque aree territoriali del Piemonte (Novara, Vercelli, Biella, Verbania, Asti, Alessandria, Cuneo, Torino) sono stati 5.

L’ATS coordinata da Cicsene ha agito principalmente sul 5° obiettivo specifico, ovvero “Avviare attività sperimentali per promuovere un abitare dignitoso, legale e sostenibile anche tra la popolazione immigrata, specialmente tramite l’avvio di azioni sperimentali in questo settore di intervento e il rafforzamento del Sistema Abitare(www.sistemaabitare.org). Gli altri 4 obiettivi sono stati:

1. Rafforzare la coerenza interna dell’offerta di servizi e la presa in carico integrata attraverso la promozione del networking e del coordinamento tra i servizi territoriali sia sull’asse verticale (tra i diversi livelli), sia sull’asse orizzontale (tra pubblico e società civile nella sue varie espressioni, più o meno strutturate)

2. Promuovere la qualità e l’efficacia dei servizi e la rispondenza agli effettivi bisogni della popolazione immigrata attraverso lo sviluppo di metodologie e strumenti di intervento idonei e uniformi

3. Facilitare l’accessibilità dei servizi garantendo la correttezza, la comprensibilità e la diffusione tra la popolazione immigrata delle informazioni relative all’accesso e al funzionamento dei servizi territoriali.

4. Promuovere la fruibilità e il corretto utilizzo dei servizi da parte dei migranti e, dall’altra, la capacità degli operatori di fornire prestazioni adeguate, tramite interventi di mediazione orientati a colmare i gap linguistici e culturali tra operatori e utenti.