Il CICSENE dal 2003 è stato capofila di un Raggruppamento Temporaneo di Imprese per la gestione del servizio di accompagnamento al Contratto di Quartiere per via Parenzo.
Per il periodo novembre 2005 – dicembre 2008 il RTI è stato composto da CICSENE, Metodi, IRS e CIE.
Dal 2009, anno di rinnovo della convenzione con la Città di Torino, il RTI è stato composto da CICSENE, Istituto per la Ricerca Sociale (IRS) e cooperativa Sumisura.
L’area oggetto dell’intervento di riqualificazione del Contratto di Quartiere per via Parenzo è compresa nel perimetro delimitato da via Sansovino, via Pirano, via Parenzo, strada Altessano, via Pianezza, all’interno della Circoscrizione 5 ed è caratterizzata dalla concentrazione di edilizia residenziale pubblica che necessita di interventi di riqualificazione.

I residenti nell’area sono 6.286 di cui il 9% sotto i 15 anni e il 30% ultrasessantacinquenni.
All’interno dell’area descritta si trova il complesso di edifici denominato ex quartiere 43° costruito a fine anni ’70 dall’Istituto Autonomo per le Case Popolari di Torino; l’insediamento si compone di tre complessi edilizi comprendenti 8 edifici:

1. le “case blu” di via Parenzo 55 a-b-c e corso Molise 18 a-b;
2. le “case tonde” di via Val della Torre 222, via Sansovino 74 a-b-c, corso Toscana 181 a-b-c- d, via Parenzo 59, 61 e 63;
3. la torre di corso Cincinnato 110
Vi risiedono 788 persone, per un totale di 325 nuclei familiari provenienti prevalentemente dal Sud Italia. La presenza degli stranieri rappresenta l’11% dei residenti. La popolazione residente è composta per il 27% di anziani, per il 12% di minori di 14 anni.

Al centro del Contratto di Quartiere si è collocato lo sforzo verso la realizzazione di una nuova qualità dell’abitare che ha visto nel rafforzamento della dimensione di quartiere la condizione più rilevante. Al tempo stesso la strategia proposta ha considerato la questione delle relazioni fra quartiere e contesto come elemento chiave del processo di rigenerazione.
Il Contratto di Quartiere ha rappresentato lo strumento per far interagire tra loro differenti campi analitici arrivando alla ri-costruzione di uno spazio multiplo e articolato in cui i progetti puntuali e locali di miglioramento del quartiere si sono combinati in modo virtuoso con le dimensioni dello scambio e della connessione con il resto della città.

L’attuazione del Contratto di quartiere ha visto impegnati, a fianco della Città di Torino (che ne é stato il promotore), i soggetti affidatari del servizio di accompagnamento.

Il Laboratorio Parenzo, luogo fisico e ambito progettuale, ha svolto la funzione di accompagnamento al Contratto di Quartiere in modo integrato a sostegno della strategia complessiva del programma. L’attività di assistenza tecnica del servizio di accompagnamento si è realizzata attraverso un modello d’intervento che ha permesso di coniugare fra loro:

• attività di front office (territoriali e di prossimità);
• attività di back office (prevalentemente in capo alle responsabilità istituzionali degli enti).

L’articolazione e l’attuazione del servizio di accompagnamento si è strutturata come risposta alle specifiche criticità territoriali e socioeconomiche dell’area urbana oggetto dell’intervento:

1. aree di investimento – hanno la funzione di “bussola d’orientamento” in base alla quale si 
    organizzano gli interventi territoriali. Le due aree di investimento sono così strutturate:
A. empowerment dei cittadini delle case ex Q43 – per promuovere e sostenere protagonismo,
    partecipazione, cittadinanza attiva;
B. empowerment territoriale – per abilitare e supportare la società locale e gli attori istituzionali
    e sociali a riconoscere e cogliere le opportunità e le risorse e a valorizzarle per promuovere
    lo sviluppo del territorio;

2. ambiti di policies – sono gli ambiti intorno a cui vengono poi delineati gli assi di intervento e
    le conseguenti azioni territoriali.

3. assi di intervento – definiscono la struttura operativa del servizio di accompagnamento:

A. accompagnamento sociale – azioni di sviluppo sociale e culturale finalizzate
    all’empowerment dei cittadini delle case ex Q43°
B. direzione sociale dei lavori – azioni e politiche per l’ambiente costruito
C. sviluppo locale – azioni di empowerment territoriale
D. comunicazione e informazione;
E. monitoraggio e valutazione.

Il servizio è stato realizzato attraverso un’equipe territoriale in loco, composta da 4 operatori e da un coordinatore responsabile, messi a disposizione dalle imprese che costituiscono il RTI.