Strumenti di inclusione o di marginalizzazione? Ammortizzatori o ragioni di conflitto?

La ricerca, finanziata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Torino (CRT) nell’ambito del progetto Alfieri, è stata condotta da diversi partner: il CICSENE, il Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università degli Studi di Torino, l’IRES Piemonte e FIERI (Forum Internazionale ed Europeo di Ricerca sull’Immigrazione) che è capofila del progetto.
Ha messo a confronto le misure specificatamente orientate alla popolazione straniera con i servizi generali in cui gli immigrati rappresentano solo una parte di un’utenza più vasta. L’obiettivo è stato sia quello di individuare i processi che hanno condotto a sviluppare servizi dedicati agli stranieri oppure a sostenere una loro inclusione nei programmi destinati alla totalità della popolazione, sia quello di comprendere i vantaggi e gli svantaggi di queste due soluzioni, con particolare riguardo per gli esiti in termini di integrazione.


Il progetto si è concentrato su tre principali settori del welfare: la scuola, i servizi a sostegno della locazione, l’accompagnamento all’inserimento lavorativo. Il lavoro sul campo si è svolto in due capoluoghi di provincia piemontesi: Torino e Cuneo.

Per quanto riguarda la casa i due servizi selezionati e analizzati dal CISENE sono stati LOCARe a Torino e la Cooperativa La Tenda a Cuneo. Sulla base di una serie di interviste a interlocutori privilegiati e analisi di documenti, sono state ricostruite le caratteristiche di tali servizi, valutandone il grado di generalità/specificità, non solo sulla base degli obiettivi e degli aspetti formali, ma anche in riferimento al loro effettivo funzionamento. Successivamente si è proceduto a costruire indicatori volti a rilevare l’efficacia dei servizi considerati, elaborati a partire da quelle che possono essere ritenuti i tre obiettivi/dimensioni del processo di integrazione (Zincone, Caponio e Carastro 2006; Zincone 2007): I) Capacità di produrre un impatto positivo sull’intero sistema; II) Capacità di preservare e promuovere l’integrità degli immigrati, ossia di migliorare le loro condizioni di vita; III) Capacità di promuovere l’interazione positiva tra i differenti gruppi immigrati e tra questi e la società di accoglienza, analizzando la capacità del servizio di contenere il livello di competizione e conflittualità tra utenza straniera e italiana.

Attraverso diversi strumenti tra cui periodi di osservazione etnografica presso gli sportelli dei servizi analizzati, focus group con gli utenti e ulteriori approfondimenti nel corso dei colloqui con gli operatori, si è proceduto alla valutazione di tali dimensioni, con particolare attenzione ad integrità e interazione positiva, al fine di cogliere punti di forza e criticità, nonchè spunti concreti per le politiche pubbliche.